Il Cloud in Italia

Il Cloud in Italia

La recente edizione 2014 dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di Milano ha sancito il salto di qualità che in Italia era atteso da anni per il mercato Cloud, con una crescita di oltre il 30% che ha portato il fatturato del comparto a quasi 1,2 miliardi di euro.

L’adozione in Italia di servizi Public Cloud ha avuto nell’ultimo anno una forte accelerazione, anche se con velocità diverse in funzione degli ambiti applicativi. Il mercato “diretto” (acquisto di servizi di Public Cloud) è stimato dall’Osservatorio in 320 milioni di euro, con una crescita anno su anno intorno al 40%.

Il Public Cloud rappresenta la componente minoritaria, ma cresce più in fretta. La spesa in cloud computing sfiora gli 1,2 miliardi di euro e ha messo a segno un incremento del 31% rispetto al 2013. In Italia il cloud ha superato il giro di boa del miliardo di euro. Il mercato del cloud computing in Italia vale 1,18 miliardi di euro, di cui 320 milioni di euro spesi in Public cloud, mentre il Cloud Enabling Infrastructure detiene lo scettro in Italia con 860 milioni di euro. La prima componente, rappresentata dai servizi nella nuvola offerti da soggetti esterni, ha registrato un aumento del 40% in un anno, mentre la seconda componente – quella del percorso abilitante delle aziende (portali aziendali che offrono servizi ai dipendenti, i sistemi per gestire tablet e PC azienda) – è cresciuta del 28% rispetto al 2013.

In ogni caso, il sorpasso del miliardo di euro segna il crollo della diffidenza verso il cloud computing da parte dei Cio, i responsabili tecnici e informatici delle aziende.

“La portata di questo cambiamento va ben al di là degli aspetti informatici, insieme a Mobile, Social e Big Data, il Cloud può abilitare una vera e propria rivoluzione organizzativa”.

L’Osservatorio ha individuato tre ruoli principali giocati dai player dell’offerta che nella “catena del valore del cloud” agiscono sinergicamente:

ICT Enabler: sviluppano le componenti infrastrutturali hardware e software su cui si appoggia il Cloud, possiedono reti di telecomunicazioni e realizzano fisicamente i data center;

Service Provider: progettano, realizzano ed erogano servizi di Public Cloud, sia applicativo sia infrastrutturale, eventualmente aggregando e complementando soluzioni di terze parti;

Cloud Channel: supportano le aziende nel percorso d’adozione delle soluzioni Cloud, offrendo una gamma di servizi che possono comprendere consulenza, configurazione dei servizi, system integration, gestione dei servizi, supporto utenti.

In particolare nella fase attuale d’evoluzione del mercato Cloud i ricercatori attribuiscono un ruolo chiave al Cloud Channel.

Il Cloud, infatti, pur abilitando la disintermediazione, favorisce al contempo l’accesso alle tecnologie ICT, e quindi incoraggia nuovi progetti di innovazione e trasformazione in cui però le aziende devono essere supportate per poterli affrontare con consapevolezza e serenità.

BringTech costruisce soluzioni digitali per le aziende su tecnologia Microsoft, ponendosi sul mercato come Cloud Channel.

Macro Web Media CED, la divisione Cloud di Macro Web Media si pone, invece, come Service Provider, andando a offrire un’ampia gamma di servizi Cloud.

Macro Web Media con la divisione BringTech è Microsoft Service Provider e Silver Midmarket Solution Provider. L’azienda può fornire ai propri clienti licenze Microsoft su misura per l’offerta SaaS, “software as a service”.

www.macrowebmedia.it

www.bringtech.it

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