IT in Italia: un mercato nuovo da ricostruire.

IT in Italia: un mercato nuovo da ricostruire.

Negli ultimi 5 anni il mercato IT tradizionale ha perso quota. Cosa è accaduto, invece? In una situazione di andamento del PIL estremamente altalenante, da un lato è avvenuta una contrazione che ha portato a una minore domanda, dall’altro un aumento delle cosiddette “disruptive technologies”.

Vediamo, inoltre, una crescente e ampia offerta di servizi Cloud e la crescita del mobile. Il mercato IT tradizionale a cui eravamo abituati non esiste più. Esiste un mercato nuovo, tutto da costruire.

I dati del Rapporto Assinform 2014 
MERCATO DIGITALE non sono confortanti: – 4,4% NEL 2013 E IL “GAP ICT” CON L’EUROPA SALE A 
25 MLD€

Il presidente uscente di Assintel, Elio Catania, adesso Presidente di Confindustria Digitale, ha commentato così: “La progressiva e continua riduzione degli investimenti in Ict è un fenomeno tutto italiano, fortemente preoccupante se le cause sono da ricercarsi, certo, anche nella recessione economica che investe da anni il Paese, ciò non ci solleva dalla responsabilità di reagire usando proprio la leva tecnologica per invertire i trend negativi. Come conferma l’andamento delle principali economie nel mondo, vi è legame sempre più stretto tra investimenti in tecnologie digitali, produttività, competitività e crescita per le imprese e per i sistemi-paese. Anche in Italia l’affermarsi di questa dinamica nel tessuto produttivo – in particolare delle piccole e medie imprese, del manifatturiero e delle pubbliche amministrazioni – è un fattore strutturale imprescindibile per cambiare il Paese e ritrovare la via della crescita e delle nuove opportunità occupazionali. Ma questa condizione da noi stenta ancora molto a essere compresa e a tradursi in azioni concrete, su base sistemica. (…) E’ necessario che l’attuale governo, che ha giustamente assunto la crescita come obiettivo prioritario, promuova con estrema urgenza il passaggio alla fase esecutiva dell’Agenda digitale”.

I dati in sintesi:

Il mercato digitale nel mondo: +3,8% nel 2013

Il mercato digitale in Europa: – 0,9%

Il mercato digitale in Italia nel 2013: – 4,4%

Dispositivi e sistemi: – 2,3%

Software e soluzioni ICT : + 2,7%

Servizi ICT: -2,7%

Servizi di rete TLC: – 10,2%

E-content e digital advertising: + 5,6%

Noi, però, continuiamo a voler pensare che si possa dare una lettura diversa a ciò che sta avvenendo e vogliamo ragionevolmente credere che ci possa essere una nuova ripresa e quindi crescita. Certo la riduzione di investimenti ci spaventa molto, anche perché c’è un forte legame tra investimenti Ict, produttività e crescita delle aziende.

Una prima risposta, però, ne abbiamo già parlato,” arriva dai manager italiani di pmi: “non capiamo l’ICT, per questo non investiamo”.

La digitalizzazione è importante, ma come valutare le tecnologie? Sono necessarie competenze specifiche e strumenti che i manager spesso non hanno.

Gli obiettivi dei CIO, però, non sembrano più focalizzati prevalentemente sul taglio dei costi interni dell’ICT, bensì sul contributo da dare all’innovazione del business per rilanciare la competitività delle imprese anche in settori ed ambiti tradizionalmente lontani dall’Informatica tradizionale.

I dati della survey del Politecnico di Milano hanno evidenziato che: i settori Finance, Media&Telco e Servizi dichiarano per il 2014 una leggerissima crescita del budget (intorno a +0,3%), mentre per l’Industria e le Utility&Energy si rimane in campo negativo con un calo dichiarato rispettivamente dello 0,3% e dell’1,4%.

Per il 2014 la survey segnala anche una ripresa del ricorso all’esternalizzazione dei servizi ICT, con un 25% di aziende che dichiara un aumento della spesa in outsourcing, contro il 13% che indica invece una diminuzione, con differenti strategie nei diversi settori analizzati. Il trend di leggero aumento indica la volontà delle imprese di mantenere internamente solo le attività di valore e la necessità di aumentare il raggio d’azione del business, spingendo l’acquisizione di competenze specifiche sul mercato o la ricerca di soluzioni di efficienza esterna.

L’ambito di investimento più diffuso per il 2014 è quello della Business Intelligence e dei Big Data Analytics, priorità di investimento per quasi il 40% delle imprese del campione, con punte del 47% nel settore Finance.

La seconda priorità, con percentuali simili, ma con diffusione prevalente nei settori industriali piuttosto che nei servizi, sono i sistemi gestionali ERP, che oltre a diffondersi si arricchiscono sempre più di funzionalità social e accesso Mobile, offrendo grandi possibilità di evoluzione dei sistemi ERP che aumentano la produttività delle persone.

Terza priorità, particolarmente sentita nelle Media&Telco, ma anche nelle aziende del settore Utility&Energy, sono i sistemi di CRM, con particolare riferimento a quelli Multicanale.

Quarta priorità di investimento è la Digitalizzazione e dematerializzazione.

Quinta e sesta priorità sono lo Sviluppo di Mobile App e l’introduzione di Device mobili per il business, trend ampiamente trasversale con 6 imprese su 10 che, secondo l’Osservatorio Mobile Enterprise, hanno introdotto o stanno introducendo Mobile App dedicate al business. Lo stesso Osservatorio mette in luce come l’introduzione di Device mobili continui ad essere una priorità con 6 imprese su 10 impegnate a sperimentare qualche forma di policy di BYOD (Bring Your Own Device).

Le condizioni alla base della innovazione ICT sono sostanzialmente tre:

  • una condizione imprenditoriale: la sensibilità dell’imprenditore o general manager sulle tematiche ICT dell’azienda
  • una condizione organizzativa: la presenza di un punto di riferimento importante e ben strutturato di tutti i processi ICT
  • una condizione gestionale: un affidabile presidio operativo dei processi innovativi, rappresentato da una “adeguata” Direzione IT o da un “adeguato” Partner esterno.

Qui si inserisce il ruolo fondamentale di aziende Partner che possono efficacemente supportare scelte di investimento e innovazione ICT.

BringTech, con il suo innovativo modello di business, si inserisce proprio in questo contesto, fornendo una consulenza strategica e un supporto costante affinchè le aziende possano acquisire un nuovo modo di lavorare, nel Cloud.

BringTech, we bring your business into the Cloud.

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