Mobile Device Management, business in movimento

Mobile Device Management, business in movimento

Business in movimento.

La mobilità oggi non è più un problema. Mobilità diventa sinonimo di flessibilità. E flessibilità può voler dire efficienza e aumento della produttività. E anche un miglioramento della vita privata. Mobilità quindi smartwork. Mai come oggi possiamo accostare questi due concetti. Come? Gestendo i dispositivi mobili aziendali e personali (ricordate, BYOD e LYOD? Ne abbiamo parlato qualche giorno fa) in modo intelligente.Introduciamo un nuovo argomento, Mobile Device Management (MDM): da una sola console la possibilità di gestire tutti i dispositivi, registrandoli, configurandoli e aggiornando le impostazioni, scegliendo criteri di protezione e di conformità, rendendo sicuro l’accesso alle risorse aziendali. Inoltre, in caso di furto o smarrimento, effettuando il blocco da remoto e il ripristino su nuovo dispositivo.

Risparmio di tempo, di risorse, di denaro. 

In questo modo aumenta anche la sicurezza dell’azienda nei confronti dei propri dati aziendali che si acceda da dispositivo fornito dall’azienda o personale.

Qualche dato per capire il panorama e il trend.

Attualmente la mobility non ha ancora preso piede tra le piccole imprese italiane. Da un recente studio su Cloud e PMI, commissionato da Microsoft a Ipsos Mori, emerge che nel 42% dei casi i dipendenti non lavorano fuori ufficio e per il 23% dei casi meno del 10% della forza lavoro è attiva da remoto. Solo nel 10% dei casi si riscontra una forza lavoro per oltre il 50% operativa in mobilità o che viaggia almeno 4 o 5 giorni al mese.

Sono le aziende italiane che hanno già adottato una qualche forma di cloud computing, quelle in cui il lavoro da remoto è un pò più radicato: nel 30% dei casi oltre un quarto dei dipendenti lavora in mobilità contro solo il 16% delle aziende che non lo utilizzano.

Diversamente, se si guarda al contesto internazionale, oggi il 29% della forza lavoro globale è rappresentata da information worker che lavorano sempre e ovunque e che utilizzano molte app e almeno tre dispositivi da più luoghi diversi.

Andremo sempre più verso questo modello.

Facciamo un passo in più. In passato le aziende guardavano alla sicurezza come (quasi) unico requisito di un dispositivo mobile. La funzionalità principale doveva essere quella di accesso alle email. Oggi la necessità è l’accesso a qualsiasi documento e dato, la condivisione dello stesso con il proprio team di lavoro in tempo reale, la possibilità di lavorare in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Il nuovo imperativo è fare network . Per farlo vanno adottate soluzioni smart, intelligenti, capaci di semplificare il modo di lavorare e adottabili da tutti.

Per molti anni BlackBerry è stata la piattaforma preferita dalle aziende grazie alla sicurezza offerta loro ma, secondo alcune recenti rivelazioni del gigante informatico IBM, la situazione starebbe cambiando, con un numero sempre maggiore di aziende interessate ad utilizzare dispositivi Windows Phone per i propri dipendenti e non solo. 

IBM ha confermato di aver notato un aumento della domanda per l’utilizzo di Windows Phone da parte delle imprese, probabilmente anche grazie al sistema di back-end di Microsoft (Fonte Gizmodo Italia ).

Un esempio eclatante è quello di Otis Italia che ha dotato 800 dipendenti del Nokia Lumia 925. I plus: semplicità di integrazione tra lo smartphone e l’infrastruttura Microsoft aziendale, funzionalità integrate (mail e gestione di documenti) sommate alle applicazioni aziendali che permettono di pianificare l’attività d’impresa. (Fonte HD Blog|Nokia).

Tutto questo è gestibile nel Cloud grazie a soluzioni all-in-one come Windows Intune  per la gestione di PC, smartphone e tablet (Windows Phone, Android, iPhone, iPad) e la protezione dai malware.

BringTech. We bring your mobile business into the Cloud.

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