Mobile first – cloud first, reinventare la produttività, opportunità per i partner: BringTech vi racconta il WPC14 che ha vissuto

Mobile first – cloud first, reinventare la produttività, opportunità per i partner: BringTech vi racconta il WPC14 che ha vissuto

BringTech era tra gli oltre 100 partner italiani presenti al WPC14 di Washington e ha ascoltato con attenzione le parole dette, immergendosi profondamente negli scenari delineati e individuando le direttive da fare proprie.

Innanzitutto una lettera di Satya Nadella ai partner in cui ha chiesto coesione e un nuovo modo di lavorare, dentro e fuori l’azienda. L’invito a riscoprire determinazione nell’era mobility-first, cloud-first, dove è necessario reinventare la produttività per rendere più profittevole il business di ogni azienda.

“It is time for us to reinvent technology so that every individual can get more out of their life”.

Un passaggio della lettera: “I partner giocano un ruolo centrale in questo sforzo. Il nostro obiettivo è mettere in grado ogni persona e ogni organizzazione nella condizione di poter fare di più e di ottenere di piu’”.

Satya Nadella ha dato messaggi asciutti e chiari: “Il nostro ecosistema deve padroneggiare la tecnologia e spingerla in un mondo mobile-first, cloud-first dove 3 miliardi di persone sono connesse a Internet, dove 200 miliardi di sensori saranno diffusi entro il 2020, dove il mondo delle app sta per esplodere con impatto anche sul GPT dei vari paesi. Siamo un’ azienda e un ecosistema che saranno in grado di costruire esperienze e piattaforme abilitanti per un mondo cloud e mobile. Insieme dovremo reinventare la produttività per la nuova generazione, rendere più produttive ogni azienda e ogni individuo. Questa è la nostra missione”.

Tutti i Manager Microsoft saliti sul palco hanno ribadito lo stesso slogan “mobile-first, cloud-first” e i trend ormai indiscussi del mercato: il diffondersi delle applicazioni, sempre più device connessi, data gestiti in mobilità, la crescita esponenziale accelerata del cloud.

Phil Sorgen, Corporate Vice President Worldwide Partner Channel Microsoft, in apertura del WPC14, ha sottolineato: “La nostra missione è quella di creare la migliore esperienza cloud e offrire la migliore piattaforma cloud che risponda a esigenze di cloud, pubblico, privato o ibrido”.

In questo anno abbiamo visto crescere i partner che si sono buttati nel cloud, che hanno accelerato il loro viaggio e che hanno aumentato la loro profittabilità di 2,4 volte rispetto al passato. Un mercato che indirizza 190 miliardi di dollari entro il 2020 e che presenta una grande opportunità”. Ha sottolineato inoltre: ”In Microsoft a livello mondiale ci sono 3.000 dipendenti impegnati nelle attività marketing e sales per i partner. Il mio ruolo è quello di aumentare il valore della partnership tra Microsoft e i partner in modo che sia più semplice fare business per entrambi. La complessità dei singoli mercati si riflette anche nelle competenze di singoli partner”.

Lo ha ripetuto anche Kevin Turner, il Coo di Microsoft: “Lo spostamento verso il cloud è una grande opportunità per i nostri partner, e noi siamo focalizzati nel dare loro il più completo set di tecnologie cloud, che comprendono non solo software e hardware ma anche i miglior programmi e servizi per aiutarli a capire come sviluppare nuovo business presso i clienti”.

Diversi sono gli annunci che guideranno la transizione dei partner verso il cloud, integrato all’interno del Microsoft Partner Network (MPN), con tre nuove competenze focalizzate sia sua Office 365 sia su Azure, che andranno a sostituire quelle attuali (Cloud Accelerate, Cloud Deployment and Azure Circle).

Accanto all’investimento sul MPN, anche nuove tecnologie e nuovi servizi saranno presto disponibili. I partner potranno beneficiare dal primo agosto di Microsoft Azure StorSimple, una soluzioni di cloud ibrido che taglia i costi per partner e clienti; il servizio Azure Machine Learning disponibile da oggi che permette di costruire soluzioni cloud analytics in poche ore; la nuova proposta Microsoft Azure Government Cloud all’interno di una offerta completa per il cloud pubblico.

Dal punto di vista tecnologico la crescita dei datacenter dislocati in tutto il mondo (17 Azure Datacenter region) permette di garantire servizi scalabili ed elastici che contemplino anche la gestione di server on-premise. “L’idea è quella di esser considerati come l’unico fornitore completo in ambito cloud dai nostri clienti, con una unica offerta cloud che si adatta ad ogni aienda”.

I punti di forza per i partner stanno nella loro capacità di proporre le diverse soluzioni in base alle esigenze: Office 365, Azure e Dynamics CRM.


Se si guarda ad Azure, l’adozione da parte dei clienti ha subìto un’accelerazione lo scorso anno, con una media di 1.000 clienti nuovi ogni giorno, con più di 5.000 apps dedicate realizzate dai partner e con servizio a valore.

“Il 35% del fatturato di Azure arriva dai partner” ha precisato Sorgen, cosi come i partner hanno duplicato le sottoscrizioni di Dynamic CRM online e sono stati i responsabili di 3 nuovi clienti Office 365 ogni quattro contratti conlusi.

Proprio questo incalzare di richieste ha portato alla nascita di Azure Certified Program.

Secondo Idc, il mercato del cloud indirizza una crescita maggiore del fatturato, pari a 2,4 volte, e permette di raggiungere un numero maggiore di clienti (1.5x).

“Lo scorso anno abbiamo raggiunto 42.000 nuovi clienti con Azure, ma doppiamo accrescere le competenze per proporlo in modo forte sia in ambito Paas che Iass – ha precisato Turner -. Non abbiamo invece un numero sufficiente di partner in ambito CRM, dobbiamo accelerare in questa area”.

Le opportunità sono molte.

Chiudiamo con Turner che dopo aver ringraziato i 600.000 indispensabili partner a livello mondiale che fanno il business con Microsoft, ha detto “Se prima nell’era del pc, grazie alle nostre soluzioni, a Windows, Windows Server e Office, avevamo il 90 del market share, oggi in un mercato di dispositivi molto diversi, legati alla mobility, abbiamo complessivamente il 14%. Troppo poco. Questo significa che abbiamo una grande opportunità di crescere, ma dobbiamo ripensare anche il nostro modello di business”.

Guardare al futuro e aumentare la produttività, cogliere le opportunità e impegnarsi.

BringTech è già al lavoro!

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