Happy BDAY Cloud!

Happy BDAY Cloud!

La storia del Cloud Computing ha radici lontane, precisamente negli anni 60 e 70, originandosi dal modello del mainframe, espressione dominante dell’IT in quel periodo. Il nome da non dimenticare è quello di John McCarthy (1927-2011), informatico statunitense e Premio Turing nel 1971, uno dei pionieri dell’intelligenza artificiale, termine che lui stesso ha coniato. La sua idea era quella di immaginare un futuro in cui l’elaborazione dei calcoli poteva essere distribuita e organizzata come una Public Utility.

Si deve aspettare invece fino agli anni 90 per il battesimo del termine #Cloud, ideato nella macro-area delle telecomunicazioni al fine di identificare la nuvola di circuiti elettrici che servono alla permutazione del traffico, audio o dati, per permettere all’utente finale di conoscere solo i dispositivi terminali della comunicazione, i telefoni.

Sul finire degli anni 90, nel 1999, viene introdotto il concetto di Software-as-a-service (Saas). Questo evento è sostanzialmente una pietra miliare nel cammino del #cloud.

Da quel momento infatti anche i colossi dell’IT mondiale iniziano a comprendere l’importanza di questa tendenza e a lavorare in direzione di un rapido sviluppo della tecnologia.

Qualcuno sostiene, però, che il #Cloud compia quest’anno 3 anni. E qualcuno prova a mettere anche una data: il 25 Ottobre.

Qui potete leggere un post su LinkedIn di Giovanni Barbuti, Channel Manager at Netalia.

Lo riportiamo per semplicità:

“Il prossimo 25 ottobre infatti compie tre anni la più nota definizione di Cloud, quella del National Institute of Standards, NIST.

La definizione fu pensata per essere utilizzata come mezzo di confronto tra servizi cloud e per fornire una baseline di discussione tra ” ciò che è ” il cloud computing e ” come meglio utilizzarlo “.

I destinatari di questo documento sono progettisti, program manager, tecnici, ed in generale tutti coloro che adottano il cloud computing, come clienti finali o fornitori di servizi cloud.

Prima osservazione: se avete avuto la pazienza di leggere tutte le caratteristiche elencate nel documento del NIST, avrete capito che la virtualizzazione è uno dei fattori abilitanti il Cloud Computing.

Seconda osservazione: avrete notato che nel documento si parla di “paradigma”, di “modello di abilitazione” e di “servizio”, ma… non di “tecnologia” !

Quindi, nell’interesse del mercato -che richiede sempre messaggi semplici e chiarezza- e quindi nell’interesse di tutti, per favore :

• non diciamo che il cloud è una tecnologia.

• non diciamo che è cloud l’erogazione remota di risorse puramente hardware

• non diciamo che sono “cloud-like” servizi che, per definizione, niente hanno a che fare con il cloud

Buon compleanno Cloud !”

 

Anche per noi il Cloud compie 3 anni. BringTech nel 2011 non era ancora nata, ma già esisteva nella testa dei suoi promotori. Tutto comincia da qui:

The Disruptive Shifts: Calling Out Social Business Amongst Mobile, Cloud, Consumerization, and Big Data by Dion Hinchcliffe • 05 Oct 2011 • Blog Post

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Questo articolo irrompeva nella vita dei promotori di BringTech, portando alla mente alcune domande: è la prima volta che il cambiamento avrebbe riguardato più aspetti contemporaneamente:

– quali di questi erano già in atto o si stavano affacciando?

– se questa visione era vera, come sarebbe cambiato il modo di lavorare dei clienti?

– quali azioni bisognava mettere in atto per essere ancora sul mercato fra qualche anno?

– quali sarebbero stati i nuovi competitor contro i quali scontrarsi?

La risposta: #Cloud non con prodotti, ma con soluzioni personalizzate.

Così è nata BringTech, dedicata esclusivamente al Cloud e alle soluzioni Cloud Microsoft based.

 

 

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