Enterprise mobility: la gestione dei dispositivi personali in azienda è una sfida strategica

Enterprise mobility: la gestione dei dispositivi personali in azienda è una sfida strategica

La gestione dei dispositivi personali in azienda è una delle nuove sfide per l’impresa moderna e sempre connessa.

Le soluzioni di gestione più avanzate promettono una serie di vantaggi, fra cui l’incremento della produttività e della redditività e la riduzione complessiva dei costi. Per queste ragioni molte aziende stanno oggi guardando in questa direzione che comporta, però, anche qualche rischio relativo alla gestione e alla protezione dei dati.

 

I modelli di gestione dei dispositivi mobili in azienda per garantire continuità di comunicazione e traffico dati sono:

• BYOD (Bring Your Own Device): l’azienda consente ai dipendenti di usare per scopi di lavoro i dispositivi mobili da essi posseduti.

• CYOD (Choose Your Own Device): l’azienda dà al dipendente la possibilità di utilizzare il proprio device personale previa autorizzazione.

• COPE (Corporate Owned, Personally Enabled): l’azienda fornisce al dipendente il device, ma offre alcune importanti concessioni riguardo l’abilitazione all’uso personale, come per esempio l’utilizzo di particolari App o social network.

• COBO (Corporate Owned, Business Only): l’azienda fornisce il dispositivo da utilizzare esclusivamente per le attività di lavoro e ne assicura funzionamento, manutenzione e applicativi da utilizzare.

Il punto, oggi, è fare una scelta e adottare una strategia di enterprise mobility in azienda: “when it comes to mobility, you need to know which device strategy is right for your business”.

Che si tratti di Cyod, Cope o Byod è importante migliorare produttività e collaborazione. E’ la trasformazione digitale da cui oggi non si può prescindere.

Secondo Idc, soprattutto in Europa, le aziende sono pronte a mettere da parte il fenomeno del Byod.

Lo dicono i risultati di una survey condotta dalla società di ricerca statunitense nella seconda metà del 2014 secondo cui, in uno scenario previsionale rimasto pressoché immutato negli ultimi 12 mesi, il 42% delle aziende europee, non ha adottato e non intende adottare policy Byod al proprio interno.

Verso cosa si va?

Si parla quindi di Cyod – Choose your own device – e di Cope, acronimo di Corporate owned, personally enabled.

Con la prima soluzione, in via di adozione presso il 34% delle realtà interpellate nella survey di Idc, l’azienda dà al dipendente la possibilità di scegliere il proprio device all’interno di una lista di modelli preventivamente approvati.

Con la seconda è l’azienda stessa a scegliere il device, offrendo però al dipendente alcune concessioni e autorizzazioni per l’uso personale, tipo l’installazione di app particolari o altro.

 

Protezione dei dati

Per una reale protezione, è necessario mantenere le risorse personali separate da e-mail di lavoro, documenti, App e servizi aziendali. La crittografia costituisce una modalità efficace per la tutela dei dati su dispositivi mobili.

 

App

Tutte le App scaricate gratuitamente o a pagamento dagli store online vanno sottoposte al vaglio del codice, a un esame delle interfacce verso device e server remoti, oltre a specifici test di comportamento per rivelare eventuali attività nascoste.

 

BYOD, CYOD, COPE, COBO. Controllo di gestione dei dati

Ciascun modello di gestione dei dispositivi mobili prevede un differente sistema di funzionamento e controllo dei costi.

Il BYOD, esempio, dà agli utenti la più grande libertà nella scelta del device da utilizzare, del sistema operativo (BlackBerry, Android, iOS, Windows Mobile) e delle App. Il fatto che l’azienda non abbia in carico l’acquisto dei dispositivi mobili è però compensato dai maggiori oneri della gestione forzatamente multipiattaforma e dai rischi più alti sul piano della sicurezza.

La soluzione CYOD mitiga solo in parte questi rischi perché il dipendente potrebbe utilizzare in modo improprio il device autorizzato dall’azienda.

I modelli COBO e COPE garantiscono invece una gestione unitaria e meno costosa della security, consentono alle aziende di negoziare contratti migliori rispetto ai singoli utenti (per dispositivi, applicazioni e contratti telefonici), ma si adattano meno prontamente alle esigenze imposte dalla rapidità e dalla flessibilità di un business sempre connesso.

 

Per approfondire l’argomento vi invitiamo a leggere un interessante articolo di Blackberry Italia.

 

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